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Tesi di laurea

Martedì, 15 Novembre 2011 07:47

Nuove strategie per l'abitare contemporaneo - Tesi di Laurea di Ambra Giammusso

Descrizione:
Le tesi si inquadra come riflessione sul modo in cui ricerca ambientale e ricerca tecnologica possano fondersi nel progetto, mediante l’integrazione spaziale e funzionale del sistema insediativo, del sistema energetico e del sistema abitativo che rendono di fatto possibile la definizione sia di nuovi comportamenti abitativi, sia di nuovi linguaggi per l’architettura. La ricerca, piuttosto che proporre un prodotto alternativo a quanti già in uso nel campo degli alloggi, ha puntato a definire una strategia complessiva in grado di presentare soluzioni progettuali innovative in base alla odierna situazione economica, alle nuove esigenze abitative e alla nuova coscienza ambientale, con un percorso che non si propone di fornire esclusivamente una risposta ‘fisica’ per un dato momento o per un dato luogo, ma che consente di assimilare e valorizzare in modo permanente le nuove caratteristiche dell’abitare contemporaneo. L’utilizzo della prefabbricazione industriale, in questo caso, non è altro che il passo successivo ad un progettazione del dettaglio: dal modulo progettato ‘ad hoc’, all’industrializzazione dello stesso per abbattere i costi di produzione, alla tecnologia di assemblaggio progettata per una costruzione ‘fai-da-te’, fino all'aspetto impiantistico che consente di avere moduli abitativi a basso impatto ambientale e quasi autosufficienti dal punto di vista energetico.
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Venerdì, 11 Novembre 2011 12:00

The Vertical Farm - Tesi di Laurea di Kathy Sassun

Descrizione:
Il progetto della Vertical Farm prevede la realizzazione di una vera e propria Green Tower, biotorre autosufficiente capace di coniugare architettura e agricoltura integrando in un’unica struttura l’intera filiera agro-alimentare, dalla produzione indoor fino alla commercializzazione dei prodotti, alla valorizzazione della cultura e della ricerca di un maggiore sviluppo delle tecnologie di monitoraggio e tracciamento della qualità degli alimenti. Attraverso questo tipo di scelta architettonica sarebbe quindi possibile abbandonare progressivamente l’agricoltura intensiva permettendo a significative porzioni di terreni agricoli di tornare allo stato di foreste e svolgere nuovamente il ruolo di polmone verde. Ciò ridurrebbe sensibilmente la quantità di anidride carbonica nell’atmosfera, e in modo molto più consistente di quello finora seguito, i consumi e gli sprechi energetici. E’ un progetto che integra soluzioni ingegneristiche avanzate, tecnologie per il riuso e riciclaggio di acqua e rifiuti, e materiali innovativi in grado di tendere all’obiettivo che tutta l’energia consumata venga prodotta da fonti rinnovabili. La sfida è quella di ridurre al minimo l'impronta ecologica umana utilizzando meno spazio e meno risorse per produrre gli stessi beni e servizi e nel contempo dare la possibilità di un utilizzo sostenibile dello spazio urbano e del territorio.
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Giovedì, 23 Giugno 2011 12:00

Riqualificazione energetica, rifunzionalizzazione, recupero e valorizzazione de La Scuola di Matematica Guido Castelnuovo (Giò Ponti, 1935), La Sapienza, Roma - Tesi di Laurea di Dario Latrofa

Descrizione:
Il lavoro di tesi è inserito all'interno di un ciclo di progetti che vedono coinvolti studenti e ricercatori della facoltà di architettura di Roma, denominato Programma Energia per La Sapienza; questo è rappresentato concretamente da una gestione territoriale dell'energia, le Smart Grid, isole energeticamente autonome messe in rete con le tecniche dell'information communication technology. Le isole sono nove, delle quali tre già in funzione, che utilizzano il fotovoltaico integrato, microgenerazione distribuita e idrogeno. L'intervento su un edificio che rappresenta il patrimonio architettonico dell'era moderna, ubicato all'interno della città universitaria di Roma La Sapienza, richiede un approccio progettuale incline al rispetto e valorizzazione dell'oggetto di studio ed una quasi totale subordinazione al gusto estetico del progettista per ascoltare e servire e, magari, ridefinire le esigenze dell'opera. La Scuola di Matematica alla Città Universitaria si presenta come un modello di altissima qualità stilistica e lungimirante qualità funzionale. Il tempo e gli adeguamenti dei periodi successivi, soprattutto nel ventennio tra gli anni 70 e 90, hanno in qualche modo privato l'opera della qualità architettonica e distributiva in cambio di soluzioni pragmatiche e poco attente, finalizzate a sopportare e risolvere rapidamente le richieste di aggiornamento di un campus universitario in evoluzione. Il progetto proposto pone come mezzo primario una approfondita analisi storica e tecnologica al fine di condurre il progetto di Ponti alla sua originale concezione, ma soprattutto adattarlo alla complessità e alle esigenze dell'era contemporanea di sostenibilità energetica (traguardo classe energetica A, da classe G), recupero e valorizzazione in un'ottica di intervento capace di conciliare massima economicità con massima qualità finale.
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Giovedì, 23 Giugno 2011 07:03

Riqualificazione energetica e ambientale dell'Istituto di Fisica "G. Marconi" - Città Universitaria della Sapienza, Roma - Tesi di Laurea di Imma Alianelli

Descrizione:
Il lavoro di tesi consiste in un'analisi comparata di interventi per la riqualificazione energetica ambientale dell'Istituto di Fisica "G. Marconi", situato all'interno della Città Universitaria a Roma. A partire dalla costruzione di un modello energetico dell'edificio, si individua una serie specifica di interventi a livello tecnologico, impiantistico e distributivo atti ad incrementare da un lato la qualità prestazionale ed energetica della costruzione, dall'altro il benessere temo-igrometrico all'interno dei singoli locali con particolare attenzione alla risoluzione di criticità derivanti o da una determinata destinazione d'uso (Area uffici) o da particolari caratteristiche dimensionali (Aula Magna).
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Giovedì, 09 Giugno 2011 11:40

Complesso resideziale e direzionale a basso consumo energetico - Tesi di Laurea di Maria Cristina Sullo

Descrizione:
Il lavoro sviluppato nello svolgimento della Tesi riguarda il progetto di un Complesso residenziale e direzionale basato sul rispetto di canoni di risparmio energetico e basso impatto ambientale. Il complesso è localizzato all’interno del territorio di Roma in zona Roma Nord – la Bufalotta e occupa un’area di circa 5,7 ettari. L’area è adiacente al centro commerciale Porte di Roma, in una zona di nuova espansione residenziale, ed è delimitata da Via Goffredo Lombardo, Via Pupella Maggio e Via Vittorio Mezzogiorno. Il disegno del Masterplan dell’area stessa è stato sviluppato attraverso l’utilizzo di una griglia ideale con maglia trenta per trenta metri inclinata in direzione sud-est/nord-ovest e delimitata dai confini su indicati del lotto. A partire da questa maglia è stato impostato il sistema della viabilità all’interno del progetto, costituito da un asse principale, che divide l’area in due parti parallelamente a Via Goffredo Lombardo, e due assi secondari, di cui uno parallelo al principale e l’altro ortogonale ad esso. Sono, quindi, stati inseriti gli edifici all’interno dell’area di progetto considerandoli come composti da moduli base assemblati e posizionati all’interno dei lotti utilizzando la suddetta griglia ideale, in modo da creare un disegno con alternanza di pieni e vuoti all’interno del Masterplan. Il sistema dei vuoti che si creano all’interno della maglia tra gli edifici è stato progettato con spazi verdi, piazze ed aree parcheggio. Nello specifico, le zone verdi sono poste intorno agli edifici con lo scopo di creare delle barriere verdi per aiutare l’ombreggiamento e il raffrescamento dell’aria e quindi contribuire alle esigenze di risparmio energetico su cui è basata l’intera idea progettuale. Le aree parcheggio sono distribuite equamente all’interno del Masterplan e sono di due diverse tipologie, parcheggi a giro, posti lungo le strade, e parcheggi a raso e multipiano interrati, posti nei pressi degli edifici. Le piazze sono state disegnate utilizzando una ulteriore griglia ideale di quindici per quindici metri a cui è stato sovrapposto un intreccio di elementi lineari, costituiti dalle sedute, e di elementi puntuali, costituiti dai sistemi di illuminazione, che scandiscono lo spazio attraverso un’alternanza seriale delle geometrie in cui gli elementi tecnici diventano le unità geometriche di un sistema che conserva, a scale differenti, la medesima volontà di omogeneità formale.
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Giovedì, 10 Marzo 2011 12:00

Riqualificazione energetica e funzionale della Facoltà di Zoologia dell'Università La Sapienza - Tesi di Laurea di Luana Rulli

Descrizione:
L’oggetto della tesi è rappresentato dalla Facoltà di Zoologia “F. Raffaele”, una delle costruzioni realizzate sulla base del vecchio programma dell’Universitas Studiorum che prese avvio in seguito alla Legge per Roma del 1907 ed ebbe impulso con gli stanziamenti del 1911 e la progettazione dei Professori Giovannoni, Milani, Bovio e Botto (1907-1923). L’incipit progettuale è nato da spunti di riflessione a seguito della lettura della “Dichiarazione di Venezia” (XI Biennale di Architettura), un vero e proprio proclama sui fondamenti del nuovo paradigma dell’architettura sostenibile. Si è quindi deciso di studiare l’edificio per trasformarlo da “mero consumatore a produttore di energia” con lo scopo di migliorarne le prestazioni, di provvedere al proprio fabbisogno energetico e di accumularlo per poterlo poi ridistribuire attraverso reti intelligenti secondo l’idea di “centrale energetica”. L’obiettivo del progetto è dunque la ricerca di un punto di equilibrio tra le esigenze della conservazione del bene architettonico e quelle della riqualificazione energetica, tecnologica, della fruizione e della sicurezza: l’edificio è il soggetto rispetto al quale è opportuno definire e tarare gli interventi e non l’oggetto al quale imporre il raggiungimento dei requisiti voluti dalla norma o dall’uso. A tal proposito si individuano, tra le principali fasi di studio, tre punti fondamentali: 1. Caratterizzazione energetica del sistema edificio-impianto allo stato di fatto: analisi del sistema edificio-impianto per la determinazione dei consumi termici attuali dell’intera struttura; indagini non distruttive per l’ottenimento di un abaco delle pareti perimetrali verticali costituenti la parte opaca e trasparente della fabbrica. 2. Verifica prestazionale-energetica delle varie soluzioni progettuali: valutazione delle proposte progettuali per i tre grandi aspetti presi in esame (porzione opaca, porzione trasparente e sistemi impiantistici). 3. Analisi costi-benefici con determinazione delle priorità d’intervento: investimenti necessari a realizzare le diverse proposte progettuali valutati redigendo un computo metrico estimativo sulla base del Prezziario del Lazio e benefici energetici stimati per differenza con lo stato attuale. Tale analisi è stata eseguita: a) per interventi singoli (materiali utilizzati per la riduzione delle dispersioni); b) per totale edificio (consumi e costi gasolio, energia elettrica e nuovi impianti). Dalle stime effettuate emergono ampi margini di miglioramento energetico e l’efficacia di alcune soluzioni richiede tempi di ritorno molto brevi che potrebbero essere pianificati direttamente con finanziamenti di terzi o tramite l’energy performance contract. La procedura percorsa potrà facilmente essere presa a modello per ulteriori interventi di riqualificazione energetica atti a migliorare l’efficienza di ogni tipo di edificio e, nel caso di patrimoni molto vasti, diversificati per epoca e tecnica di costruzione, saprà condurre alla definizione di una matrice di applicazioni suddivisa in funzione del tipo di intervento, della tipologia edilizia, dell’epoca di costruzione e della redditività energetica ambientale ed economica così da rientrare nel pieno rispetto del Protocollo di Kyoto, incipit progettuale dal quale questo lavoro ha avuto inizio.
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Giovedì, 10 Marzo 2011 12:00

Riqualificazione della sede di Botanica presso la Città Universitaria della Sapienza di Roma - Tesi di Laurea di Elisabetta Milano

Descrizione:
L’abitudine a convivere con opere architettoniche di rilievo conduce talvolta a rientrare involontariamente in una routine quotidiana durante la quale ci si dimentica il valore storico-artistico dei luoghi che ci circondano. Camminando per la Città universitaria di Roma tra lezioni da seguire ed esami da sostenere difficilmente si farà caso a quella che si può considerare una delle massime espressioni del Razionalismo. Probabilmente gli imponenti propilei incuteranno un po’ di timore nelle giovani matricole che saranno in breve tempo risucchiate nelle consuetudini universitarie. Purtroppo la disattenzione è talmente tanto diffusa da far versare in condizioni non dignitose rispetto alla loro valenza storica opere di architetti come Piacentini, Michelucci o Pagano e da affiancarle ad altre di alcun valore. Un esempio eclatante è l’edificio delle cosiddette aule blu comprese tra le due ali della struttura che ospita la facoltà di Botanica progettata nel 1933 da Capponi. La simmetria pura, la bicromia del marmo e del travertino, lo slancio della scalinata antistante vengono brutalmente interrotte da un parallelepipedo blu con un piano seminterrato. Queste aule prefabbricate furono posizionate nel 1969 in quella che era la vasca di raccolta acque per l’irrigazione delle serre. La loro giustapposizione palesa la totale assenza di una integrazione architettonica con il contesto. Il progetto oggetto di questa tesi propone la sostituzione dell’edificio prefabbricato con uno parzialmente ipogeo avente le stesse funzioni ma progettato con consapevolezza architettonica, estetica e funzionale, sia per quanto riguarda gli ambienti esterni sia per quelli interni. È un segno dinamico come un’onda verde che partendo dal prato alle spalle dell’edificio dei Servizi generali si scontra con l’ingresso della facoltà di Botanica. La tesi ha interessato anche il vecchio edificio partendo da una ricerca d’archivio e da indagini non distruttive che hanno permesso di determinare la stratigrafia degli spessori murari dell’involucro opaco. Alla luce di queste analisi sono state quindi calcolate le trasmittanze dei vari elementi dalle quali è emersa l’inadeguatezza della struttura alla normativa vigente. Si sono quindi formulate delle ipotesi sull’ottimizzazione dell’isolamento degli elementi contemplando anche la sostituzione degli infissi. Questi accorgimenti porterebbero l’edificio in una classe energetica migliore, passando dalla classe G alla C.
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Giovedì, 18 Novembre 2010 12:00

Una scuola in classe A+ - Tesi di Laurea di Valentina Coccia

Descrizione:
La tesi propone l’applicazione di criteri di sostenibilità energetica al settore edilizio pubblico. Definisce l’approccio metodologico e le linee guida da utilizzare nel campo dell’edilizia scolastica partendo dallo studio di un esempio specifico: un edificio scolastico nel quartiere di Spinaceto a Roma. In particolare la ricerca si articola in due fasi: la prima, preliminare alla progettazione architettonica dell’edificio, che prevede la massimizzazione degli apporti gratuiti attraverso lo studio del sito, della ventilazione e dell’illuminazione naturale. La seconda, successiva alla progettazione architettonica, che studia i sistemi tecnologici e impiantistici che migliorano l’efficienza energetica. La minimizzazione del rapporto di forma, il corretto posizionamento degli ambienti in funzione dell’uso e delle condizioni di illuminazione giornaliera, l’accurata progettazione tecnologica dell’involucro architettonico, la scelta di un impianto di generazione di calore ad alta efficienza (una pompa di calore ad aria con COP=4,18), e l’utilizzo di un sistema fotovoltaico perfettamente integrato nell’organismo edilizio ha consentito non solo l’abbattimento dei consumi, ma anche la completa autosufficienza dal punto di vista energetico dell’edificio. L’ indice di prestazione energetica è, infatti, pari a 0,9 kWh/m3 annuo (l’edificio si trova in classe A+). L’approccio metodologico che è stato utilizzato può essere adoperato per la realizzazione di linee guida negli interventi di nuova costruzione ai fini di una più corretta progettazione architettonica che consenta la riduzione dei consumi nel settore civile e delle emissioni di CO2.
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Mercoledì, 10 Novembre 2010 13:25

Innovazione e tradizione: l’ integrazione delle soluzioni energetiche attive e passive nell’architettura residenziale - Tesi di Laurea di Roberta Sisti

Descrizione:
La tesi ha come oggetto di studio un intervento residenziale collocato in un contesto urbano consolidato a Roma nel quartiere Monteverde. L’obiettivo è stato quello di dimostrare come attraverso una progettazione preliminare che punti alla diminuzione dei fabbisogni dell’edificio ed all’integrazione delle fonti di energia rinnovabile, si possa in futuro non solo azzerare il fabbisogno degli edifici, ma rendere l’intero tessuto urbano collaborante in modo attivo al sistema di produzione dell’energia. Tale scopo è stato raggiunto attraverso un procedimento di riduzione progressiva dei consumi che partendo dalla progettazione preliminare si è protratto alle scelte impiantistiche secondo il seguente iter: -riduzione al minimo del fattore di forma, studio dell’esposizione degli ambienti in base alle funzioni e scelta accurata dei materiali isolanti; -utilizzo di un impianto geotermico orizzontale collegato ad una pompa di calore geotermica; -istallazione di un sistema di riscaldamento a pavimentazione radiante che migliori il confort interno ed abbassi la temperatura del fluido termovettore; -utilizzo di un sistema di ventilazione meccanica controllata dell’aria con recuperatore di calore; -utilizzo di un sistema fotovoltaico come elemento caratterizzante della facciata esposta a sud L’adozione di tali soluzioni ha permesso di abbattere completamente il fabbisogno annuo di energia primaria per il riscaldamento invernale e di avere a disposizione dell’utenza una quantità di energia elettrica utilizzabile per la climatizzazione estiva.
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Martedì, 27 Luglio 2010 12:00

Progettazione di un plesso scolastico nell'ambito dell'emergenza - Tesi di Laurea di Claudia Sgandurra

Descrizione:
Il progetto nasce da una ricerca condotta nell’ambito delle emergenze in Italia, derivate per lo più da calamità naturali, e delle relative risposte. Sono state analizzate le catastrofi degli ultimi cinquant’anni ponendo particolare interesse sul terremoto dell’Irpinia (1980) e su quello de L’Aquila (2009). E’ nell’ambito dell’edilizia scolastica che è stata svolta la ricerca, per dare una risposta provvisoria, che possa divenire anche definitiva mediante trasformazioni mirate, alla richiesta di edifici scolastici post-emergenza. Il percorso è partito da un approfondimento di casi studio di edilizia scolastica ponendo l’accento sulle peculiarità di ognuno. Da un’analisi storica è emerso che le aggregazioni edilizie avvenivano su aree quadrangolari e che anche le prime forme di lottizzazioni seguivano i criteri di regolarità e di ortogonalità, quando possibile (Pomerium quadrato di Romolo, i Castra Romanorum e gli isolati del PRG di Barcellona di Cerdà). La progettazione è stata guidata dalla volontà di realizzare una tipologia di edilizia scolastica che per conformazione fosse autosufficiente nello svolgimento delle funzioni e indipendente dal luogo di inserimento, identificato soltanto nel momento dell’emergenza stessa. Le fasi progettuali esemplificano lo sviluppo a filoni paralleli del volume delle aule e dei servizi, trattati in maniera differente ma ricondotti in un unicum. Stabilita quale fosse la forma più neutrale, rispetto ad un probabile contesto, e più funzionale per una scuola , si è scelto di sviluppare 3 plessi scolastici di diverse dimensioni e capienze, per dare una risposta alle possibili utenze e fornire dei servizi a disposizione dell’intera comunità colpita, e non soltanto della scuola. Le scelte progettuali e tecnologiche sono state confutate dall’analisi del fabbisogno energetico dell’edificio da 25 aule, sia invernale che estivo, per le tre zone climatiche principali, Milano – Roma – Palermo, che per L’Aquila. Successivamente è stata effettuata una prova di inserimento dell’edificio da 25 aule in una delle aree scelte dalla Protezione Civile e dalla Regione Abruzzo per la ricostruzione degli edifici scolastici distrutti dal sisma del 2009 e ne è stata dimostrata la rispondenza funzionale e qualitativa, la velocità realizzativa, oltre che la convenienza economica, confrontando il risultato ottenuto con alcuni complessi scolastici internazionali presi come riferimento.
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Venerdì, 29 Febbraio 2008 14:15

Metodologia di valutazione del risparmio energetico derivante dal controllo integrato dell’illuminazione e delle protezioni solari (tesi di laurea)

Descrizione:
Obiettivo: creazione di una metodologia pratica di facile fruizione per la valutazione del fabbisogno energetico d’illuminazione e di climatizzazione in dipendenza dai parametri, da utilizzare come indicazione progettuale e come strumento per la certificazione energetica.
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