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Mercoledì, 13 Novembre 2013 17:47

belcolle@hosthinking.vt - Riqualificazione energetica e funzionale dell'ex ospedale psichiatrico di Viterbo - Tesi di Laurea di Marco Antonicelli

Descrizione:
Il Progetto in esame consiste nel recupero architettonico, funzionale ed energetico di una struttura sita nel Comune di Viterbo (VT). La Tesi verte sulle politiche di gestione del territorio e conferisce nuove funzioni ad un organismo edilizio rimasto incompiuto. Si tratta dell’ex Ospedale psichiatrico provinciale di Viterbo che viene convertito in un albergo legato alle esigenze dell’adiacente Ospedale Belcolle. Utilizzare una struttura pre-esistente, ovvero recuperare ciò che c’è, significa partecipare ad un processo urbanistico di città ecosostenibile. La Direttiva Europea 2010/31/UE sottolinea come il settore edilizio costituisca un comparto chiave per il raggiungimento, entro il 2020, di specifici obiettivi di risparmio energetico, di riduzione delle emissioni di gas serra e di indipendenza energetica. Il territorio è costellato di architetture incomplete e fallimentari legate a gestioni miopi e contraddittorie. Possono questi oggetti non finiti avere ancora qualche valore per la collettività? Possono essere potenzialmente utili e come interpretarli? L’architettura dovrebbe guardare con maggiore attenzione all’aspetto valoriale dell’ambiente e immaginare un paesaggio che sappia risollevarsi dalle crisi e dagli errori commessi nel passato. La Tesi fa proprie le nuove politiche energetiche, introdotte in Italia sulla base della Direttiva Europea 2002/91/CE ipotizzando l’uso di fonti rinnovabili e materiali a bassa energia incapsulata. Il Progetto prevede, inoltre, l’integrazione tra l’impianto a pompa di calore a sonde geotermiche con l’architettura presente; la Certificazione Energetica attribuita, colloca l’edificio in classe A+.
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Mercoledì, 13 Novembre 2013 12:00

Micro_Macro, riqualificazione energetico architettonica - Tesi di Laurea di Laura Capraro e Giorgia Capri

Descrizione:
Tesi tecnico – progettuale dal titolo “ Micro_Macro, riqualificazione energetico architettonica ” che affronta la progettazione di una nuova centralità metropolitana della città di Roma prevista nella zona di Saxa Rubra. Il progetto di tesi è improntato al risparmio energetico, alla produzione di energia rinnovabile integrando differenti tecnologie, non invasive, rendendo il quartiere autonomo anche nella gestione.
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Mercoledì, 13 Novembre 2013 07:37

Social Housing Ecosostenibile a Roma - Tesi di Laurea di Francesca Bozza

Descrizione:
Il progetto prevede la realizzazione di un modello di Social Housing a Roma che promuova un ripensamento del vivere sociale, attraverso una progettazione a tutto campo che valuti gli aspetti dell'abitare all'insegna di una sostenibilità ecologica che al contempo favorisca la socializzazione. Considerata la stretta vicinanza con la Città Universitaria il progetto ha previsto diverse fasce di utenza: famiglie disagiate, anziani, disabili, genitori singles e studenti (anche fuori sede) che all’interno di questo complesso possano condividere spazi e servizi di supporto alle residenze. I servizi, ad eventuale gestione comunale, sono collocati in una struttura in calcestruzzo armato con tetto giardino, al di sopra della quale sono progettate le abitazioni con la tecnologia più leggera, ma resistente, in legno. Grazie anche alle sue note proprietà di traspirabilità e alla capacità di assorbire gas e vapori nocivi, il legno risulta essere molto vantaggioso per gli odierni diffusi disturbi allergici. Il principio tecnologico adottato, volendo conciliare le esigenze strutturali, formali e distributive, oltre a quelle energetiche, si basa su moduli prefabbricati, che permettono una totale integrazione e versatilità degli spazi e una riduzione delle tempistiche della messa in opera, assicurando cantieri sicuri, veloci e più economici. Essendo le residenze rientrate nella classe energetica A+ è previsto un abbattimento dei costi di realizzazione della struttura in legno, generalmente più onerosa delle tecniche tradizionali, anche grazie al ricavato della messa in rete dell'energia elettrica prodotta in surplus dai pannelli fotovoltaici integrati. Ma ciò che la tesi vuole sottolineare è la perfetta adattabilità di tale tecnica costruttiva ai climi caldi, in quanto la tecnologia modulare studiata, riduce al minimo la formazione dei ponti termici e permette, cosa assai importante, di raggiungere un’ottima classe energetica prima del dimensionamento degli impianti fotovoltaici e di generazione a pompa di calore ad aria-acqua.
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Mercoledì, 16 Ottobre 2013 14:24

Uno strumento integrato per l’analisi energetica, ambientale ed economica di interventi di riqualificazione energetica del patrimonio edilizio (Conferenza Aicarr Bologna 2013)

Descrizione:
Il fulcro di qualsiasi programma efficace di riqualificazione energetica si basa sulla qualità della diagnosi energetico/economica preliminare. E’ necessaria una valutazione il più possibile aderente alla realtà e che consideri, oltre agli aspetti tecnologici, anche quelli legati al ritorno economico degli investimenti. Ne consegue che le metodologie di calcolo strettamente legate alla certificazione energetica risultano inadeguate e si ravvisa la necessità di una piattaforma di calcolo unica e completa in grado di permettere valutazioni più realistiche. Per questo è stato realizzato ArchiEnergy, un software gratuito con le seguenti funzionalità: - analisi energetico/economica del sistema edificio-impianto per tutti gli utilizzi elettrici e termici; - doppio calcolo: - standard UNI TS 11300 per eseguire valutazioni conformi alla normativa sulla classificazione energetica; - alternativo, con algoritmi dinamici più aderenti al funzionamento effettivo degli edifici anche in presenza di utilizzi discontinui e soluzioni tecniche particolari; - flessibilità e scalabilità del campo di applicazione: da singole unità immobiliari a intere città; - analisi comparativa di soluzioni alternative con valutazioni dei costi, dei benefici energetici e ambientali e dei ritorni economici. Una prima versione di ArchiEnergy è stata applicata per la valutazione delle strategie d’azione per la riduzione delle emissioni di CO2 dell’intera edilizia residenziale di Roma Capitale, inserita nel SEAP (Sustainable Energy Action Plan) approvato il 7 Marzo 2013 nell’ambito del Patto dei Sindaci.
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Giovedì, 18 Luglio 2013 06:11

Progettazione di un ostello sostenibile all'interno della riqualificazione del Waterfront di Ostia - Tesi di Laurea di Isabella Gatti

Descrizione:
La tesi studia la progettazione di un ostello sostenibile all'interno della riqualificazione del Waterfront di Ostia. L’edificio è stato realizzato in legno, secondo i criteri della sostenibilità. L’uso di materiali ecocompatibili e tecnologicamente avanzati consente una realizzazione in tempi brevi ed a impatto bassissimo sull’ambiente. 
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Giovedì, 24 Gennaio 2013 12:00

Riqualificazione energetica dell’edilizia residenziale storica del Novecento: il Villaggio Olimpico a Roma - Tesi di laurea di Rosa Toscano

Descrizione:
Lo studio affronta il tema della riqualificazione energetica dell’edilizia residenziale esistente. La prima parte analizza i consumi energetici e le emissioni di CO2 nei vari settori, la legislazione legata al risparmio energetico e i diversi esempi di riqualificazione, mettendo Germania e Italia a confronto. La seconda parte tratta il caso-studio di uno degli edifici del Villaggio Olimpico di Roma, ponendo particolare attenzione al suo valore storico-architettonico. Lo scopo è quello di rendere l’involucro edilizio più efficiente energeticamente, attraverso vari metodi d’intervento classificati in base a parametri tipologici e impiantistici.
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Lunedì, 10 Dicembre 2012 13:13

Modello per la valutazione energetica di grandi patrimoni edilizi (tesi di dottorato)

Descrizione:
Il fulcro di qualsiasi programma efficace di riqualificazione energetica, sia di singoli edifici che di interi centri urbani, si basa sulla qualità della diagnosi energetico/economica preliminare. E’ necessaria una valutazione il più possibile aderente alla realtà e che consideri, oltre agli aspetti tecnologici, anche quelli legati al ritorno economico degli investimenti. Ne consegue che le metodologie di calcolo strettamente legate alla certificazione energetica risultano inadeguate e si ravvisa la necessità di una piattaforma di calcolo unica e completa in grado di permettere valutazioni più realistiche. Per questo è stato realizzato ArchiEnergy, un software gratuito con le seguenti funzionalità: - analisi energetico/economica del sistema edificio-impianto per tutti gli utilizzi elettrici e termici; - doppio calcolo: - standard UNI TS 11300 per eseguire valutazioni conformi alla normativa sulla classificazione energetica; - alternativo, con algoritmi dinamici più aderenti al funzionamento effettivo degli edifici anche in presenza di utilizzi discontinui e soluzioni tecniche particolari; - flessibilità e scalabilità del campo di applicazione: da singole unità immobiliari a intere città; - analisi comparativa di soluzioni alternative con valutazioni dei costi, dei benefici energetici e ambientali e dei ritorni economici. Una prima versione di ArchiEnergy è stata applicata per la valutazione delle strategie d’azione per la riduzione delle emissioni di CO2 dell’intera edilizia residenziale di Roma Capitale, inserita nel PAES approvato il 7/3/13.
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Martedì, 03 Luglio 2012 08:32

Cogenerazione per il settore residenziale (AR 102/12)

Descrizione:
Tra le significative novità riguardanti i consumi energetici degli edifici sono in corso studi per la realizzazione di un impianto sperimentale di micro-cogenerazione applicato ad un’utenza residenziale ed alla realizzazione di un prototipo da inserire sul mercato italiano.
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Martedì, 15 Novembre 2011 07:47

Nuove strategie per l'abitare contemporaneo - Tesi di Laurea di Ambra Giammusso

Descrizione:
Le tesi si inquadra come riflessione sul modo in cui ricerca ambientale e ricerca tecnologica possano fondersi nel progetto, mediante l’integrazione spaziale e funzionale del sistema insediativo, del sistema energetico e del sistema abitativo che rendono di fatto possibile la definizione sia di nuovi comportamenti abitativi, sia di nuovi linguaggi per l’architettura. La ricerca, piuttosto che proporre un prodotto alternativo a quanti già in uso nel campo degli alloggi, ha puntato a definire una strategia complessiva in grado di presentare soluzioni progettuali innovative in base alla odierna situazione economica, alle nuove esigenze abitative e alla nuova coscienza ambientale, con un percorso che non si propone di fornire esclusivamente una risposta ‘fisica’ per un dato momento o per un dato luogo, ma che consente di assimilare e valorizzare in modo permanente le nuove caratteristiche dell’abitare contemporaneo. L’utilizzo della prefabbricazione industriale, in questo caso, non è altro che il passo successivo ad un progettazione del dettaglio: dal modulo progettato ‘ad hoc’, all’industrializzazione dello stesso per abbattere i costi di produzione, alla tecnologia di assemblaggio progettata per una costruzione ‘fai-da-te’, fino all'aspetto impiantistico che consente di avere moduli abitativi a basso impatto ambientale e quasi autosufficienti dal punto di vista energetico.
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Venerdì, 11 Novembre 2011 12:00

The Vertical Farm - Tesi di Laurea di Kathy Sassun

Descrizione:
Il progetto della Vertical Farm prevede la realizzazione di una vera e propria Green Tower, biotorre autosufficiente capace di coniugare architettura e agricoltura integrando in un’unica struttura l’intera filiera agro-alimentare, dalla produzione indoor fino alla commercializzazione dei prodotti, alla valorizzazione della cultura e della ricerca di un maggiore sviluppo delle tecnologie di monitoraggio e tracciamento della qualità degli alimenti. Attraverso questo tipo di scelta architettonica sarebbe quindi possibile abbandonare progressivamente l’agricoltura intensiva permettendo a significative porzioni di terreni agricoli di tornare allo stato di foreste e svolgere nuovamente il ruolo di polmone verde. Ciò ridurrebbe sensibilmente la quantità di anidride carbonica nell’atmosfera, e in modo molto più consistente di quello finora seguito, i consumi e gli sprechi energetici. E’ un progetto che integra soluzioni ingegneristiche avanzate, tecnologie per il riuso e riciclaggio di acqua e rifiuti, e materiali innovativi in grado di tendere all’obiettivo che tutta l’energia consumata venga prodotta da fonti rinnovabili. La sfida è quella di ridurre al minimo l'impronta ecologica umana utilizzando meno spazio e meno risorse per produrre gli stessi beni e servizi e nel contempo dare la possibilità di un utilizzo sostenibile dello spazio urbano e del territorio.
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Giovedì, 23 Giugno 2011 12:00

Riqualificazione energetica, rifunzionalizzazione, recupero e valorizzazione de La Scuola di Matematica Guido Castelnuovo (Giò Ponti, 1935), La Sapienza, Roma - Tesi di Laurea di Dario Latrofa

Descrizione:
Il lavoro di tesi è inserito all'interno di un ciclo di progetti che vedono coinvolti studenti e ricercatori della facoltà di architettura di Roma, denominato Programma Energia per La Sapienza; questo è rappresentato concretamente da una gestione territoriale dell'energia, le Smart Grid, isole energeticamente autonome messe in rete con le tecniche dell'information communication technology. Le isole sono nove, delle quali tre già in funzione, che utilizzano il fotovoltaico integrato, microgenerazione distribuita e idrogeno. L'intervento su un edificio che rappresenta il patrimonio architettonico dell'era moderna, ubicato all'interno della città universitaria di Roma La Sapienza, richiede un approccio progettuale incline al rispetto e valorizzazione dell'oggetto di studio ed una quasi totale subordinazione al gusto estetico del progettista per ascoltare e servire e, magari, ridefinire le esigenze dell'opera. La Scuola di Matematica alla Città Universitaria si presenta come un modello di altissima qualità stilistica e lungimirante qualità funzionale. Il tempo e gli adeguamenti dei periodi successivi, soprattutto nel ventennio tra gli anni 70 e 90, hanno in qualche modo privato l'opera della qualità architettonica e distributiva in cambio di soluzioni pragmatiche e poco attente, finalizzate a sopportare e risolvere rapidamente le richieste di aggiornamento di un campus universitario in evoluzione. Il progetto proposto pone come mezzo primario una approfondita analisi storica e tecnologica al fine di condurre il progetto di Ponti alla sua originale concezione, ma soprattutto adattarlo alla complessità e alle esigenze dell'era contemporanea di sostenibilità energetica (traguardo classe energetica A, da classe G), recupero e valorizzazione in un'ottica di intervento capace di conciliare massima economicità con massima qualità finale.
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Giovedì, 23 Giugno 2011 07:03

Riqualificazione energetica e ambientale dell'Istituto di Fisica "G. Marconi" - Città Universitaria della Sapienza, Roma - Tesi di Laurea di Imma Alianelli

Descrizione:
Il lavoro di tesi consiste in un'analisi comparata di interventi per la riqualificazione energetica ambientale dell'Istituto di Fisica "G. Marconi", situato all'interno della Città Universitaria a Roma. A partire dalla costruzione di un modello energetico dell'edificio, si individua una serie specifica di interventi a livello tecnologico, impiantistico e distributivo atti ad incrementare da un lato la qualità prestazionale ed energetica della costruzione, dall'altro il benessere temo-igrometrico all'interno dei singoli locali con particolare attenzione alla risoluzione di criticità derivanti o da una determinata destinazione d'uso (Area uffici) o da particolari caratteristiche dimensionali (Aula Magna).
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Giovedì, 16 Giugno 2011 06:36

Prestazioni energetiche degli edifici: le norme UNI TS 11300-3/4

Descrizione:
In attuazione della direttiva 2009/28/CE, sulla promozione dell’uso dell’energia da fonte rinnovabile, è stato emanato il Decreto Legislativo n.28 del 3/3/2011. Il decreto fornisce interessanti novità riguardanti i nuovi edifici o gli edifici sottoposti a ristrutturazioni rilevanti, con l’obiettivo di limitare i consumi di energia primaria dell’edificio attraverso sistemi edificio-impianti efficienti ed impiegando fonti rinnovabili di energia. Le prescrizioni contenute devono intendersi come requisito minimo, su tutto il territorio nazionale, con la conseguenza che tutti gli atti normativi regionali o comunali devono essere adeguati entro 180 giorni a quanto indicato. Per la prima volta, tra gli usi energetici dell’edificio, in termini di energia primaria, è inclusa la climatizzazione estiva, che dovrà essere in parte soddisfatta tramite il ricorso a fonti rinnovabili di energia. La norma UNI TS 11300-3 specifica le modalità di calcolo del fabbisogno di energia primaria e dei rendimenti per la stagione estiva; l’applicazione di tale norma sarà di seguito illustrata con riferimento a casi specifici, evidenziandone i punti salienti ed alcune criticità. Il decreto, inoltre, stabilisce che “energia da fonti rinnovabili” è l’energia proveniente da fonti rinnovabili non fossili, vale a dire energia eolica, solare, aerotermica, geotermica, idrotermica e oceanica, idraulica, biomassa, gas di discarica, gas dai processi di depurazione e biogas. La norma UNI TS 11300-4 riguarda l’utilizzo di energie rinnovabili e di altri metodi di generazione per riscaldamento di ambienti e preparazione acqua calda sanitaria; tale norma sarà nel seguito illustrata con riferimento alle parti ritenute più interessanti. Altra novità del decreto è il ruolo del teleriscaldamento, equiparato alle fonti rinnovabili, nel momento in cui consente il pieno soddisfacimento dei fabbisogni per riscaldamento ed acqua calda sanitaria. Il calcolo per il teleriscaldamento può essere effettuato mediante la UNI TS 11300-4.
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Giovedì, 09 Giugno 2011 11:40

Complesso resideziale e direzionale a basso consumo energetico - Tesi di Laurea di Maria Cristina Sullo

Descrizione:
Il lavoro sviluppato nello svolgimento della Tesi riguarda il progetto di un Complesso residenziale e direzionale basato sul rispetto di canoni di risparmio energetico e basso impatto ambientale. Il complesso è localizzato all’interno del territorio di Roma in zona Roma Nord – la Bufalotta e occupa un’area di circa 5,7 ettari. L’area è adiacente al centro commerciale Porte di Roma, in una zona di nuova espansione residenziale, ed è delimitata da Via Goffredo Lombardo, Via Pupella Maggio e Via Vittorio Mezzogiorno. Il disegno del Masterplan dell’area stessa è stato sviluppato attraverso l’utilizzo di una griglia ideale con maglia trenta per trenta metri inclinata in direzione sud-est/nord-ovest e delimitata dai confini su indicati del lotto. A partire da questa maglia è stato impostato il sistema della viabilità all’interno del progetto, costituito da un asse principale, che divide l’area in due parti parallelamente a Via Goffredo Lombardo, e due assi secondari, di cui uno parallelo al principale e l’altro ortogonale ad esso. Sono, quindi, stati inseriti gli edifici all’interno dell’area di progetto considerandoli come composti da moduli base assemblati e posizionati all’interno dei lotti utilizzando la suddetta griglia ideale, in modo da creare un disegno con alternanza di pieni e vuoti all’interno del Masterplan. Il sistema dei vuoti che si creano all’interno della maglia tra gli edifici è stato progettato con spazi verdi, piazze ed aree parcheggio. Nello specifico, le zone verdi sono poste intorno agli edifici con lo scopo di creare delle barriere verdi per aiutare l’ombreggiamento e il raffrescamento dell’aria e quindi contribuire alle esigenze di risparmio energetico su cui è basata l’intera idea progettuale. Le aree parcheggio sono distribuite equamente all’interno del Masterplan e sono di due diverse tipologie, parcheggi a giro, posti lungo le strade, e parcheggi a raso e multipiano interrati, posti nei pressi degli edifici. Le piazze sono state disegnate utilizzando una ulteriore griglia ideale di quindici per quindici metri a cui è stato sovrapposto un intreccio di elementi lineari, costituiti dalle sedute, e di elementi puntuali, costituiti dai sistemi di illuminazione, che scandiscono lo spazio attraverso un’alternanza seriale delle geometrie in cui gli elementi tecnici diventano le unità geometriche di un sistema che conserva, a scale differenti, la medesima volontà di omogeneità formale.
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Giovedì, 10 Marzo 2011 12:00

Riqualificazione energetica e funzionale della Facoltà di Zoologia dell'Università La Sapienza - Tesi di Laurea di Luana Rulli

Descrizione:
L’oggetto della tesi è rappresentato dalla Facoltà di Zoologia “F. Raffaele”, una delle costruzioni realizzate sulla base del vecchio programma dell’Universitas Studiorum che prese avvio in seguito alla Legge per Roma del 1907 ed ebbe impulso con gli stanziamenti del 1911 e la progettazione dei Professori Giovannoni, Milani, Bovio e Botto (1907-1923). L’incipit progettuale è nato da spunti di riflessione a seguito della lettura della “Dichiarazione di Venezia” (XI Biennale di Architettura), un vero e proprio proclama sui fondamenti del nuovo paradigma dell’architettura sostenibile. Si è quindi deciso di studiare l’edificio per trasformarlo da “mero consumatore a produttore di energia” con lo scopo di migliorarne le prestazioni, di provvedere al proprio fabbisogno energetico e di accumularlo per poterlo poi ridistribuire attraverso reti intelligenti secondo l’idea di “centrale energetica”. L’obiettivo del progetto è dunque la ricerca di un punto di equilibrio tra le esigenze della conservazione del bene architettonico e quelle della riqualificazione energetica, tecnologica, della fruizione e della sicurezza: l’edificio è il soggetto rispetto al quale è opportuno definire e tarare gli interventi e non l’oggetto al quale imporre il raggiungimento dei requisiti voluti dalla norma o dall’uso. A tal proposito si individuano, tra le principali fasi di studio, tre punti fondamentali: 1. Caratterizzazione energetica del sistema edificio-impianto allo stato di fatto: analisi del sistema edificio-impianto per la determinazione dei consumi termici attuali dell’intera struttura; indagini non distruttive per l’ottenimento di un abaco delle pareti perimetrali verticali costituenti la parte opaca e trasparente della fabbrica. 2. Verifica prestazionale-energetica delle varie soluzioni progettuali: valutazione delle proposte progettuali per i tre grandi aspetti presi in esame (porzione opaca, porzione trasparente e sistemi impiantistici). 3. Analisi costi-benefici con determinazione delle priorità d’intervento: investimenti necessari a realizzare le diverse proposte progettuali valutati redigendo un computo metrico estimativo sulla base del Prezziario del Lazio e benefici energetici stimati per differenza con lo stato attuale. Tale analisi è stata eseguita: a) per interventi singoli (materiali utilizzati per la riduzione delle dispersioni); b) per totale edificio (consumi e costi gasolio, energia elettrica e nuovi impianti). Dalle stime effettuate emergono ampi margini di miglioramento energetico e l’efficacia di alcune soluzioni richiede tempi di ritorno molto brevi che potrebbero essere pianificati direttamente con finanziamenti di terzi o tramite l’energy performance contract. La procedura percorsa potrà facilmente essere presa a modello per ulteriori interventi di riqualificazione energetica atti a migliorare l’efficienza di ogni tipo di edificio e, nel caso di patrimoni molto vasti, diversificati per epoca e tecnica di costruzione, saprà condurre alla definizione di una matrice di applicazioni suddivisa in funzione del tipo di intervento, della tipologia edilizia, dell’epoca di costruzione e della redditività energetica ambientale ed economica così da rientrare nel pieno rispetto del Protocollo di Kyoto, incipit progettuale dal quale questo lavoro ha avuto inizio.
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Giovedì, 10 Marzo 2011 12:00

Riqualificazione della sede di Botanica presso la Città Universitaria della Sapienza di Roma - Tesi di Laurea di Elisabetta Milano

Descrizione:
L’abitudine a convivere con opere architettoniche di rilievo conduce talvolta a rientrare involontariamente in una routine quotidiana durante la quale ci si dimentica il valore storico-artistico dei luoghi che ci circondano. Camminando per la Città universitaria di Roma tra lezioni da seguire ed esami da sostenere difficilmente si farà caso a quella che si può considerare una delle massime espressioni del Razionalismo. Probabilmente gli imponenti propilei incuteranno un po’ di timore nelle giovani matricole che saranno in breve tempo risucchiate nelle consuetudini universitarie. Purtroppo la disattenzione è talmente tanto diffusa da far versare in condizioni non dignitose rispetto alla loro valenza storica opere di architetti come Piacentini, Michelucci o Pagano e da affiancarle ad altre di alcun valore. Un esempio eclatante è l’edificio delle cosiddette aule blu comprese tra le due ali della struttura che ospita la facoltà di Botanica progettata nel 1933 da Capponi. La simmetria pura, la bicromia del marmo e del travertino, lo slancio della scalinata antistante vengono brutalmente interrotte da un parallelepipedo blu con un piano seminterrato. Queste aule prefabbricate furono posizionate nel 1969 in quella che era la vasca di raccolta acque per l’irrigazione delle serre. La loro giustapposizione palesa la totale assenza di una integrazione architettonica con il contesto. Il progetto oggetto di questa tesi propone la sostituzione dell’edificio prefabbricato con uno parzialmente ipogeo avente le stesse funzioni ma progettato con consapevolezza architettonica, estetica e funzionale, sia per quanto riguarda gli ambienti esterni sia per quelli interni. È un segno dinamico come un’onda verde che partendo dal prato alle spalle dell’edificio dei Servizi generali si scontra con l’ingresso della facoltà di Botanica. La tesi ha interessato anche il vecchio edificio partendo da una ricerca d’archivio e da indagini non distruttive che hanno permesso di determinare la stratigrafia degli spessori murari dell’involucro opaco. Alla luce di queste analisi sono state quindi calcolate le trasmittanze dei vari elementi dalle quali è emersa l’inadeguatezza della struttura alla normativa vigente. Si sono quindi formulate delle ipotesi sull’ottimizzazione dell’isolamento degli elementi contemplando anche la sostituzione degli infissi. Questi accorgimenti porterebbero l’edificio in una classe energetica migliore, passando dalla classe G alla C.
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Lunedì, 27 Dicembre 2010 07:12

Esempio di Energy Performance Contract (EPC)

Descrizione:
I proprietari o i gestori di un patrimonio edilizio pubblico o privato, nel ricercare la soluzione ottimale delle risorse per la manutenzione e gestione del proprio patrimonio immobiliare, si rivolgono molto spesso a soggetti esterni. Tale pratica è molto diffusa per la gestione e la manutenzione degli impianti tecnologici e tende, anche in ragione dei recenti problemi legati al costo dell’energia,a includere anche la fornitura di energia. Nei paragrafi seguenti vengono mostrate le modalità di valutazione di un’offerta tecnica ed economica per le attività di gestione e manutenzione degli impianti tecnologici al servizio di un complesso edilizio di grandi dimensioni. L’elemento innovativo di tale modalità di valutazione è rappresentato dall’attenzione al risparmio energetico, che rende il contratto di appalto un energy performance contract con condivisione degli investimenti volti al risparmio energetico e dei benefici ottenuti.
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Giovedì, 18 Novembre 2010 12:00

Una scuola in classe A+ - Tesi di Laurea di Valentina Coccia

Descrizione:
La tesi propone l’applicazione di criteri di sostenibilità energetica al settore edilizio pubblico. Definisce l’approccio metodologico e le linee guida da utilizzare nel campo dell’edilizia scolastica partendo dallo studio di un esempio specifico: un edificio scolastico nel quartiere di Spinaceto a Roma. In particolare la ricerca si articola in due fasi: la prima, preliminare alla progettazione architettonica dell’edificio, che prevede la massimizzazione degli apporti gratuiti attraverso lo studio del sito, della ventilazione e dell’illuminazione naturale. La seconda, successiva alla progettazione architettonica, che studia i sistemi tecnologici e impiantistici che migliorano l’efficienza energetica. La minimizzazione del rapporto di forma, il corretto posizionamento degli ambienti in funzione dell’uso e delle condizioni di illuminazione giornaliera, l’accurata progettazione tecnologica dell’involucro architettonico, la scelta di un impianto di generazione di calore ad alta efficienza (una pompa di calore ad aria con COP=4,18), e l’utilizzo di un sistema fotovoltaico perfettamente integrato nell’organismo edilizio ha consentito non solo l’abbattimento dei consumi, ma anche la completa autosufficienza dal punto di vista energetico dell’edificio. L’ indice di prestazione energetica è, infatti, pari a 0,9 kWh/m3 annuo (l’edificio si trova in classe A+). L’approccio metodologico che è stato utilizzato può essere adoperato per la realizzazione di linee guida negli interventi di nuova costruzione ai fini di una più corretta progettazione architettonica che consenta la riduzione dei consumi nel settore civile e delle emissioni di CO2.
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Mercoledì, 10 Novembre 2010 13:25

Innovazione e tradizione: l’ integrazione delle soluzioni energetiche attive e passive nell’architettura residenziale - Tesi di Laurea di Roberta Sisti

Descrizione:
La tesi ha come oggetto di studio un intervento residenziale collocato in un contesto urbano consolidato a Roma nel quartiere Monteverde. L’obiettivo è stato quello di dimostrare come attraverso una progettazione preliminare che punti alla diminuzione dei fabbisogni dell’edificio ed all’integrazione delle fonti di energia rinnovabile, si possa in futuro non solo azzerare il fabbisogno degli edifici, ma rendere l’intero tessuto urbano collaborante in modo attivo al sistema di produzione dell’energia. Tale scopo è stato raggiunto attraverso un procedimento di riduzione progressiva dei consumi che partendo dalla progettazione preliminare si è protratto alle scelte impiantistiche secondo il seguente iter: -riduzione al minimo del fattore di forma, studio dell’esposizione degli ambienti in base alle funzioni e scelta accurata dei materiali isolanti; -utilizzo di un impianto geotermico orizzontale collegato ad una pompa di calore geotermica; -istallazione di un sistema di riscaldamento a pavimentazione radiante che migliori il confort interno ed abbassi la temperatura del fluido termovettore; -utilizzo di un sistema di ventilazione meccanica controllata dell’aria con recuperatore di calore; -utilizzo di un sistema fotovoltaico come elemento caratterizzante della facciata esposta a sud L’adozione di tali soluzioni ha permesso di abbattere completamente il fabbisogno annuo di energia primaria per il riscaldamento invernale e di avere a disposizione dell’utenza una quantità di energia elettrica utilizzabile per la climatizzazione estiva.
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Sabato, 16 Ottobre 2010 14:24

Riqualificazione dell’edilizia residenziale di una città. Il caso Roma. (Aicarr Journal 1-2010)

Descrizione:
I risultati di un’analisi mostrano le enormi possibilità di riqualificazione energetica di Roma, conseguenza del fatto che gran parte degli edifici sono stati costruiti prima degli anni ’70. Determinare l’attuale fabbisogno energetico delle abitazioni romane, in relazione alla loro epoca e alle caratteristiche costruttive e impiantistiche, ha consentito di valutare, economicamente ed energeticamente, una scala di priorità tra i diversi interventi di riqualificazione.
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