Giovedì, 28 Gennaio 2016 12:00

Recupero e riqualificazione energetica delle ex Torri del Ministero delle Finanze all'EUR (Roma) - Tesi di Laurea di Nadia Fragiacomo

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Nadia Fragiacomo - Recupero e riqualificazione energetica delle ex Torri del Ministero delle Finanze all'EUR (Roma) Nadia Fragiacomo - Recupero e riqualificazione energetica delle ex Torri del Ministero delle Finanze all'EUR (Roma)
Descrizione:

La tesi ha come oggetto di studio le ex Torri del Ministero delle Finanze all’Eur, a Roma, realizzate su progetto dell’architetto Cesare Ligini, nel 1960. Si tratta di un complesso molto vasto che comprende tre torri di 17 piani e due edifici di 4 piani, collegati tra di loro da 2 livelli interrati.

Il progetto si articola in due direzioni: la riqualificazione funzionale delle torri da uffici a edifici residenziali con annesse funzioni complementari (quali asilo nido, ambulatori medici, negozi, biblioteca) ubicate nei due edifici bassi; la riqualificazione energetica delle torri con particolare attenzione allo studio delle pareti esterne e delle superfici vetrate.

La riqualificazione funzionale, coadiuvata dal Prof. Arch. Luca Reale, è stata basata partendo dai dati Istat relativi alla composizione in nuclei familiari della popolazione romana, in base ai quali sono state definite 5 tipologie abitative.

La riqualificazione energetica ha tenuto conto dell’orientamento delle torri e della necessità di garantire il contenimento dei consumi energetici. Con l’ausilio del diagramma solare è stata condotta un’analisi dell’esposizione delle singole facciate delle torri da cui è emerso che le facciate a sud-ovest sono maggiormente esposte all’irraggiamento solare che se nei mesi freddi costituisce un beneficio, nei mesi caldi è uno svantaggio. Sulla base di questi presupposti è stata condotto uno studio sulle chiusure esterne, sia opache che vetrate, al fine di trovare la combinazione migliore che potesse garantire un contenimenti dei consumi energetici nei mesi caldi; ciò si è tradotto in un pacchetto murario con isolamento a cappotto e in vetrate doppie con un basso fattore solare in modo da schermare le radiazioni ultraviolette e quindi contenere gli apporti termici dovuti all’irraggiamento solare.

Le ampie aperture vetrate e l’assenza di aggetti, inoltre, sono stati gli input per lo studio di elementi di chiusura che funzionassero sia da oscuramento che da superfici di captazione della radiazione solare, così da ottenere la produzione di energia elettrica.

Nasce così un “sistema integrato di schermatura”, cioè persiane mobili con lamelle in alluminio e vetro fotovoltaico che di fatto costituiscono l’elemento che definisce l’immagine urbana delle torri. 

 

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